Dopo lo strabordante (e immaginario) successo del primo numero torna a grande richiesta (la mia) un'intelligente retrospettiva sullo stato di salute della nostra tanto bistrattata musica italiana.
Siete gente fortunata, eh già. A volte vorrei essere un mio lettore.
Quest'oggi mi preme (cazzo premi non vedi che è pieno?) parlarvi di un cantautore.
Sì, ho detto proprio cantautore I T ALI A NO e al diavolo la sillabazaione.
Si tratta di Giuseppe Peveri, in arte Dente.
E niente, la recensione è finita, io lo consiglio fortemente, poi fate come volete.
Come assaggio vi propongo i tre video ufficiali:
Questo invece è il primo singolo estratto dal suo ultimo lavoro, "Io tra di noi".
Se vi sono piaciute e volete approfondire la questione potete scaricare gratuitamente e legalmente l'album "Le cose che contano". Da lì.
Da dove?
11 commenti:
a me piace molto questa:
http://youtu.be/KsGGVx8PHCo
scusami non so linkare...ciao
ah anche Oceano:)
I T ALI A NO, io l'avrei sillabato in IT A LI ANO. Meglio se ANO va a capo da solo!
Si dice sillabato?
boh.
al primo ascolto non mi dice niente.
riproverò.
ma soltanto un'altra volta.
Anche a me non dice niente, ma solo perchè mi si sono fottute le casse. E anche il PC.
Noto con piacere che la Sacra Scuola di Metrica K. sta facendo proseliti.
ps: pregasi apprezzare lo sforzo di un anziano alle prese con la scrittura dei commenti via cellulare...
Comprati un mazzo di fiori che poi ti do i soldi...
Non lo conoscevo, se non sentito nominare.
A me sono piaciute: senza riserve la prima e la seconda, un poco meno la terza.
Inoltre, il primo video soprattutto e poi il secondo, hanno aggiunto piacere all'ascolto (la macchinina!).
Grazie di avermelo fatto ascoltare (pur non essendo una musica della quale andrei in cerca)
Ho scoperto questo cantautore da pochissimo e mi piace da matti!
S., anche due gocce è bellissima sì.
Conte, se l'avessi sillabato così cosa avresti commentato?!
Sileno, riprova, ne vale la pena.
MM, sei troppo GGGGiovane.
donna camel, dai l'acqua alla pianta dei sogni.
Kisciotte, prego!
Giovy, buongustaia.
Il "folk italiano" ( si può definire così? Ha un altro nome? Boh, non lo so, ma fai a finta che ci ho azzeccato e ci siamo capiti) è uno dei pochi generi di musica che non mi prende affatto.
Sarà una tara generazionale.
Controbilancio, va:
http://www.youtube.com/watch?v=uCtb9HudsAk
cristosanto O_o
oggi ne ha parlato Mollica su RaiUno.
Ok, vabbè la Rai non è più quella d'una volta, forse manco Mollica, però è sempre un bel punto d'arrivo.
O di partenza?
Vediamo
ma andate a fere in culo tutti e due ma non l'avete ancora capito che il vero rocchettaro e piero pelu e ghico renzulli (LITFIBA) l'oro 2 sono lo spirito del rok italiano a meritano di più attenzione dall'italiani sempre se capiscono di musica rok
Posta un commento