08 agosto, 2011

Gruppi

“Io non vorrei mai far parte di club che accettasse tra i suoi soci uno come me.”

Le partenze con citazione sono ottime, danno un buon credito nei confronti dei lettori (ops, quali?).
In particolare questa, assegnata al minore dei fratelli Marx, Groucho, detto anche 'quello meno rosso'.

È uno dei miei aforismi preferiti, perché sinceramente odio tutti i gruppi, le sette, le cerchie, le logge massoniche e quant'altro tenda ad essere composto da un numero di persone con determinate caratteristiche comuni, qualsiasi esse siano.
Per non parlare delle cerchie di Google +.

Proprio qui è il problema di fondo dei gruppi. Riuniscono persone simili ed escludono i diversi.

I comunisti vestono trasandato fumano ed hanno piercing.
I fascisti sono tendenzialmente violenti vestono di nero, e portano sempre con loro un grosso cane.

(Trova l'errore)

Cosa cazzo ti riunisci a fare se tutti sono identici a te?

Dov'è il confronto? Così rimarrai un inguaribile bastardo che crede di essere nato nel gruppo più figo e “gli altri non capiscono niente perchè sono dei coglioni”.

Sì credici.

Non capisco perché nessuno riesca ad essere se stesso. Voglio dire, puoi essere comunista anche continuando ad usare la doccia.

(Se non ti è piaciuto questo post puoi portarlo indietro accompagnato allo scontrino entro 7 gg lavorativi)

5 commenti:

magneTICo ha detto...

un blog di cui nessuno conosce effettivamente la solidità (silvio berlusconi)

Josef K. ha detto...

@ magneTICo Un blog di cui nessuno conosce.
Potevi fermarti qui.

magneTICo ha detto...

e chissemove?!?

Kisciotte ha detto...

hai proprio ragione, per esempio se io fossi in un gruppo di ex alcolisti anonimi comincerei a pensare che il mio problema è pure il loro problema e che quindi se nel gruppo tutti hanno quel problema, allora non è più un problema, ma la regola in quel micromondo omologato e a questo punto ordino un carrello di superalcolici ghiacciati per brindare al fatto che la situazione è meno grave di come la dipingevo chiuso da solo nella mia stanza e angosciato tra una sbronza e l'altra; e insomma il fatto di fare gruppo con dei miei simili mi condurrebbe a morte certa per cirrosi epatica; mentre magari se fossi rimasto da solo nella mia stanza forse sarebbe capitato a bussare un astemio che ha sbagliato piano con l'ascensore e forse ne sarei uscito vivo, grazie alla frequentazione di uno che non potrò mai incontrare nel gruppo omogeneo degli ex alcolisti. insomma, hai ragione.

Josef K. ha detto...

Ti ringrazio Kisciotte, ma io non ho mai ragione.

Dove abito non ci sono ascensori, vuoi dire che non ho speranze dunque?

Vado a farmi un negroni per consolarmi.

Posta un commento