03 dicembre, 2012

Miso- (più possibile recensione)


Siamo così tristi che non solo non ci stupiamo più delle piccole cose, ma non ci accorgiamo nemmeno di quelle enormi, magnifiche che si presentano davanti ai nostri occhi ogni giorno.

"Ehi guarda fuori, non è incredibile?! Il sole, la stella che presumibilmente si è formata 5 miliardi di anni fa da un'esplosione difficilmente immaginabile anche dal più fantasioso e pazzo essere umano, grazie al contributo di piccole gocce d'acqua sta formando uno splendido arcobaleno!"
"Sai cos'è davvero incredibile? Che in questa mensa servano pane secco."
"Già...".

Siamo così scelleratamente stupidi che ci crediamo infiniti, immortali,  importanti, come se niente e nessuno fosse venuto prima di noi, nè verrà dopo.
Nessuno ha i nostri problemi, le nostre preoccupazioni sono le più importanti, gli altri non possono capirci, perché noi sì, oh sì, siamo i più sensibili e i più intelligenti. Incredibile che non ci abbiamo affidato la prima serata di Rai 1.

Noi sì, crediamo di sapere tutto. Opiniamo su tutto, tanto che importa se non sappiamo nulla dell'argomento. Parlare è così facile. Troppo.

Siamo così idioti che non ci accorgiamo che siamo polvere e presto torneremo ad esserlo, quindi ehi, mettiti comodo e cerca di godertela il più possibile.

Non esiste una seconda chanche.
Per fortuna.

Siamo così ridicolamente illusi che crediamo nell'amore infinito, l'amore perfetto. L'amore, come lo conosciamo non esiste. L'amore, come qualsiasi altra emozione non è nient'altro che un canale del sodio o del potassio che si apre e chiude da qualche parte nel nostro putrido corpo.

"Sei l'unica ragazza che fa aprire i miei canali del potassio così intensamente, credo di amarti".

Questa sì che è una dichiarazione d'amore. Provate e fatemi sapere.




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Melancholia è un film decisamente niente male. Regista Lars von Trier, lo stesso delle dichiarazioni naziste in non so quale festival.
Ma se i film sono questi, fategli dire un po' quel cazzo che gli pare.
Un film in cui, a dire il vero, non succede molto, quindi astenersi fan di Bruce Willis. 
A dire il vero, però, succede qualcosa. Un pianeta, Melancholia appunto, minaccia di colpire la Terra se i terrestri non la finiranno di mandare in onda quello stramaledettissimo spot su "Nome di lui" "Nome di lei" al 45501.
Ovviamente i terrestri rifiuteranno, anzi manderanno allo stesso numero "Terra" "Melancholia". 

BANG!

Ma sto divagando. Nonostante la presenza di pianeti con orbite incontrollate, Bruce Willis non fa nemmeno un piccolo cameo, nessuna trivella e nessu lieto fine mieloso.

Kirsten Durst, la protagonista, statuetta d'oro di non so quale animale in non so quale città, è una depressa cronica con delle tette mostruose. La sorella, Charlotte Gainsbourg, cercherà di aiutarla per tutto il film, con scarsi risultati. Ma di lei poco ci interessa, è praticamente piatta.

Ma che poi, non potrebbero farli in altri materiali questi premi? Sono tutti d'oro.
Non so voi, ma un giorno o l'altro mi piacerebbe ricevere una statuetta di zafferano.

Parlavamo di tette. Il film è diviso in due parti. Nella prima, Kirsten indossa un vestito da sposa che le strizza le tette facendo aumentare la pressione di qualsiasi persona dotata di un apparato cardiocircolatorio.
Nella seconda la vediamo addirittura mezza nuda abbronzarsi alla luce di Melancholia.
Insomma, motivi decisamente sufficienti per spegnere il pc e correre a vederlo.

Ed ora passiamo ai voti.

Tette di Kirsten Dunst: 10

Alexander Skarsgård: 10 e lode. Per qualche secondo bacia le tette di Kirsten. Stima.

Scena iniziale: 10.

10: 10.

Dichiarazioni sul nazismo e pubblicità "Tuo nome" "Nome di tua madre che non ti ha abortito": per favore, pietà, 0.


5 commenti:

bill lee ha detto...

recentemente ho scritto un post su quelle pubblicità.

proverò a guardarlo.

ho amato von trier dopo aver visto dancer in the dark.
l'ho odiato per antichrist.

voto per dander in the dark: 8

voto per antichrist: 4,5

voto per von trier: 5.
che secondo me dancer in the dark è bello perchè c'è bjork. se non c'era lei era un filmaccio.

Josef K. ha detto...

L'ho scaricato. Magari tra due anni ci farò una stupida recensione.

OrsaBIpolare ha detto...

Non so se è più grande l'amore che provo per i suoi film o la feroce antipatia per l'uomo VON.
Ma la seconda è abbastanza comune, mentre amare i suoi film non è da tutti (era un complimento).
Ti consiglierei anche Dogville, molto ma molto particolare anche il modo in cui l'ha girato.
E nel 2013 ci aspetta un Von-Porno con "The Nymphomaniac", una ninfomane, credo la Thurman, che scopa a destra e a manca, quindi credo che il Von diventerà più popolare ;-)

Ma ciao Josefino.

Yaxara ha detto...

Melancholia era talmente soporifero che mi sono persa il particolare tette. Accidenti a me.

faina ha detto...

questo film è di una noia pazzesca ma hai proprio ragione sulle tette di kirsten, salvano tutta la baracca

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