12 ottobre, 2011

Luna

      
Sentii la macchina borbottare. Diedi un forte colpo al manubrio.
Mi feci male. Non ne potevo più. Non so più quante volte questa merda a forma di macchina mi abbia lasciato a piedi.
Dannazione.
Scesi. Mi sfilai il pacchetto dal taschino e me ne accesi una.
Tirai. Espirai. Andava quasi meglio.
Ero appoggiato allo sportello, d'un tratto guardai in alto.
Da quand'è che la luna è così grande?
Diavolo, era stupenda. La fissai senza mai toglierle gli occhi di dosso.
Che donna signori.
La sigaretta era ormai finita, me ne accesi un'altra.
Taschino. Pacchetto. Bocca. Nicotina.
Luna.
Mi dimenticai completamente del guasto.
Non aveva importanza. Anzi, meglio così.
L'aria di fuori era così fresca e leggera.
Talmente buona da accarezzare anche uno stronzo come me.
Sì stava proprio bene lì fuori. Potreste venire qui affianco a me.
Vi offrirei volentieri una sigaretta. A patto che siate disposti ad ascoltare un cane come me.
Non ho mai amato particolarmente i cani, già. Colpa loro.

Mai visto una luna così grande. Neanche in E.T.
Mai.
A un tratto mi ricordai di aver sentito che la luna, in qualche modo, non so come, decida se attirare o meno il mare a sé.
Be' lo capisco eccome quello stupido mucchio d'acqua salata.
Non mi sarei stupito se un giorno sulla terra non ci fosse stato più il mare.
Che luna.

Di lì a poco, in un incrocio a qualche metro di distanza ci fu un incidente.
Che coglioni. Che se la sbrighino da soli.
Alzai lo sguardo. Incredulo, la luna era sparita.
Solo buio.
La poca luce che c'era veniva venduta a caro prezzo da dei lampioni dissestati.
Ero in uno dei quartieri peggiori.
Cosa diavolo ci stavo facendo ancora lì?
Chi sono?
Aprii lo sportello. Entrai. Respiravo forte.
Giraii la chiave, la macchina partì. Non ne fui sorpreso.
Frizione. Prima. Gas.

Buio.

8 commenti:

Kisciotte ha detto...

A un certo punto mancava soltanto la tendina di stelle di Zucchero, e ci scappava l'amplesso spumeggiante d'acqua salata e crateri.

Eh, la luna!
Se non ci fosse bisognerebbe inventarla!
Anche perché altrimenti andremmo fuori orbita e creperemmo tutti precipitando congelati nello spazio buio.
E senza che io possa fare la battuta sulla fumata nera; il che sarebbe un dramma nel dramma.

Giovy Malfioriu ha detto...

La fatalità delle azioni normali e la bellezza di un incontro.

Unknown ha detto...

Fa un Po bukowski.
Senza il sesso.
E l'alcool.
E i cavalli.

A pensarci, forse, non fa molto bukowski, e' solo che non sapevo cosa scrivere.

Sileno27 ha detto...

bello. davvero.

MaiMaturo ha detto...

Lo so che l'avete pensato in molti.
Vedo che avete avuto la decenza di non scriverlo.
Io non resisto:
Guarda che luna, guarda che mare,
da questa notte senza te dovrò restare
folle d'amore vorrei morire
mentre la luna di lassù mi sta a guardare.
(per la musica, aspetto la versione blogspot 10.0)

Josef K. ha detto...

at Giovy: ottimo riassunto.

at Bill Lee: non ho inserito sesso alcool e cavalli per non sembrare troppo Bukowski. Per quello già ci ho provato qui.

at Sileno: grazie.

at MaiMaturo: ahahah. Ammetto di non averci pensato. Altrimenti l'avrei inserita subito.

Anonimo ha detto...

Sto Bucovschi sta iniziando a rompere le palle.
Sono contenta però che ci siano ancora degli stronzi (in senso buono) che ogni tanto guardano per aria.
Tanto a camminare sempre a testa in giù le merde si pestano lo stesso

Josef K. ha detto...

Anonimo hai proprio ragione.
Su buk non la pensiamo allo stesso modo, ma non è un problema.

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